A tali numeri è giunto L’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) in seguito ad una nuova ricerca condotta su 13 settori economici: cosmetici e igiene personale; abbigliamento, calzature e accessori; articoli sportivi; giocattoli e giochi; gioielleria e orologi; borse e valigie; musica registrata; alcolici e vini; prodotti farmaceutici; pesticidi, smartphone, batterie e pneumatici
In Italia, i prodotti contraffatti in questi 13 settori causano annualmente perdite pari al 7,9 % delle vendite dirette per un importo pari a circa 8,6 miliardi di EUR, cioè 142 EUR per ogni abitante italiano.
“La criminalità nel settore della PI appare ai criminali come un’attività a rischio relativamente basso, utilizzata per sostenere altri tipi di criminalità organizzata.
È sempre più evidente che il danno alla salute e alla sicurezza dei consumatori e all’ambiente, oltre al rapporto tra la criminalità in materia di PI e altri tipi di reati, richiede un’azione internazionale urgente e coordinata.
La società nel suo insieme è vittima della criminalità nel settore della PI e questa relazione rivela, ancora una volta, l’esigenza che il rispetto dei DPI torni a essere una delle priorità dell’UE nella lotta contro la criminalità organizzata”
Christian Archambeau, Direttore Esecutivo dell’EUIPO