Da sempre noi italiani siamo riconosciuti nel mondo per la nostra creatività che, se è vero che a volte sfocia nella cosiddetta “arte di arrangiarsi”, più spesso ci consente di escogitare brillanti soluzioni innovative.
Alcune di queste invenzioni hanno fatto la storia della tecnologia, pensiamo a Volta e la pila, Meucci e il suo telefono, Olivetti e la macchina da scrivere o Fermi e la bomba atomica.
Ma la storia delle invenzioni “made in Italy” è molto più ampia e interessante e dimostra come il genio nazionale abbia influito in tutti i settori della tecnologia.
Proponiamo quindi una breve carrellata di 10 invenzioni di italiani che hanno saputo farlo meglio….inventare e brevettare, ovvio!
Partiamo con le prime 5, le altre nella prossima newsletter.
1884 - LA MACCHINA PER IL CAFFE’ ESPRESSO: inventore Angelo Moriondo.
L’invenzione della prima macchina per il caffè, e non poteva essere altrimenti, è tutta italiana ed il merito di aver consentito al nostro paese di aver potuto quindi inventare il rito del caffè al bar va all’imprenditore alberghiero Angelo Moriondo.
L’invenzione fu presentata all’Expo Generale di Torino del 1884, anno in cui venne anche registrato il brevetto, con lo scopo di poter servire più velocemente e contemporaneamente più caffè alla propria clientela.
Successivamente la macchina fu migliorata e prodotta su più larga scala da altri imprenditori finché nel 1947 il Sig. Gaggia non sostituì l’acqua al vapore e permise a tutti noi di godere dell’espresso con la crema e la consistenza che apprezziamo ancora oggi.
1885 - L’OMBRELLO: inventore Giovanni Gilardini.
Sempre in Piemonte, l’artigiano Giovanni Gilardini apre a metà ‘800 un laboratorio per la produzione degli ombrelli. Da questa sua attività nasce l’idea di dar vita ad un ombrello con apertura automatica. Il brevetto venne registrato negli Usa nel 1885.
1890 - IL CRUCIVERBA: inventore Giuseppe Airoldi.
Quella del cruciverba è un’invenzione la cui paternità è discussa come quella del telefono. Qui, al posto di Meucci conto Bell, abbiamo il meno noto Giuseppe Airoldi contro Arthur Wynne
Ad Airoldi viene contestato il fatto che nel suo schema pubblicato il 14 settembre 1890 su un numero del Secolo Illustrato della Domenica, mancassero le caselle nere e per questa la paternità del “vero” cruciverba viene attribuita a Waynne. Ma, più probabilmente, le capacità di marketing degli americani sono state sempre migliori di quelle italiane…
1935 - IL CAMBIO DELLA BIBICLETTA: inventore Tullio Campagnolo
Tullio Campagnolo fu un ciclista italiano che cercò ingegnosamente un modo per fare meno fatica nelle salite. Dopo anni di esperimenti Campagnolo creò negli anni 30 il primo brevetto del “mozzo a sgancio rapido” per mezzo del quale poteva smontare in tempi brevi la ruota posteriore – al tempo dotata di un pignone (ruota dentata) per lato – e invertirla. Questo tipo di cambio, pur utilizzando un sistema semplice e brillante, richiedeva una pericolosa manovra da parte del ciclista che doveva voltarsi indietro per azionarlo, tanto che fu chiamato e viene ancora ricordato come “the suicide shifter”.
1943 - IL TRATTORE: inventore Tullio Gavagnin
Anche nel mondo dell’agricoltura il genio italiano ha avuto modo di fare la storia dei brevetti.
Nel 1943 lo United States Patent Office concede a Tullio Gavagnin il brevetto per il trattore monocingolo, il primo maneggevole trattore moderno In grado di muoversi agevolmente tra i filari. Quest’invenzione fece guadagnare al Gavagnin il titolo di Cavalier ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia.