Ecco la seconda parte delle 10 invenzioni di italiani che hanno saputo mostrare al mondo il proprio genio creativo e contribuito a allo sviluppo di tanti settori della tecnologia.
1956 - LA JACUZZI: inventore Angelo Moriondo
Quella della Jacuzzi è la storia di una famiglia di migranti italiani, la famiglia friulana Jacuzzi, che per sfuggire alla povertà di inizi ‘900 emigrò come tanti negli Stati Uniti
Da braccianti agricoli riuscirono ad aprire nel 1915 la Jacuzzi Bros che sviluppò diversi brevetti in campo aeronautico e quindi agricolo, sempre con maggiore successo.
L’invenzione della vasca idromassaggio per antonomasia nacque però da una necessità familiare, non di business.
Il figlio del più giovane dei fratelli Jacuzzi soffriva di artrite reumatoide e proprio per consentire al ragazzo di poter eseguire trattamenti idroterapici in casa realizzò nel 1956 una prima pompa ad immersione da inserire nella vasca da bagno per ottenere l’effetto benefico delle bollicine massaggianti.
Nel 1968 il progetto viene perfezionato da un altro membro della famiglia e nasce così l’iconica vasca idromassaggio con le bocchette integrate che tutti conosciamo.
1963 - IL MISSILE GIOCATTOLO: inventore Alessandro Quercetti.
Altra storia di italiano che ha costruito il suo successo partendo dal nulla grazie alla sua perseveranza e lungimiranza con le quali, da operaio di una piccola ditta che produceva giocattoli a Torino, divenne il fondatore della famosa Quercetti Giocattoli.
La storia iniziò con la progettazione di uno dei giochi che il Sig. Quercetti aveva sempre sognato da bambino: un cavallo giocattolo che galoppasse veramente. Dopo anni di progetti e perfezionamenti nacque Galoppa, cavallo meccanico montato da un cowboy che ebbe successo in tutta Italia.
Successo che travalica i confini nazionali con Tor, un missile che può essere lanciato in aria con una fionda fino a 100 m di altezza, dotato di un complesso meccanismo di apertura della fusoliera che consente al gioco di atterrare senza danni grazie ad un paracadute di un paracadute che si apre in volo e di cui venne depositato il brevetto nel 1963.
Tor è ancora in produzione e può vantare oltre 40 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo.
1971 - IL MICROCHIP: inventore Federico Faggin
Come disse Bill Gates qualche anno fa, “prima di Faggin, la Silicon Valley era semplicemente una valle, una valle per frutta e orchidee”.
Forse non tutti sanno infatti che Federico Faggin, trasferitosi a Palo Alto alla fine degli anni 60, fu il primo a riuscire a concentrare tutto ‘enorme disegno del circuito in un microchip definito dallo stesso creatore “un quadro astratto” su cui incise le sue iniziali.
Nel 1970 Faggin inizia la collaborazione con l'Intel e, insieme a Stanley Mazor e Ted Hoff, realizza quello che è conosciuto ufficialmente come il primo microprocessore della storia: l'Intel 4004.
Successivamente, fonda una sua società con la quale crea lo Z80 considerato il micro-processore di maggior successo di tutti i tempi ancora utilizzato in moltissimi apparecchi elettronici.
Ma non finisce qui, perché Federico Faggin tra i suoi 500 brevetti vanta anche quello per il primo touch screen, numeri e risultati che spiegano la ragione per cui nel 2010 il presidente Obama ha premiato Faggin e il suo team con la National Medal of Technology and Innovation, massimo riconoscimento USA nell'ambito dell'innovazione tecnologica.
1990 - MATER BI: inventrice Catia Bastioli
Nominata nel 2007 "Inventore europeo dell'anno" dall'Ufficio europeo dei brevetti per le sue innovazioni nel campo delle bioplastiche derivate amido, Catia Bastioli, oggi amministratrice delegata di Novamont, insieme al suo team di ricerca, ha dato vita ad una serie di brevetti che hanno consentito la realizzazione delle prime bioplastiche da fonti rinnovabili di origine agricola stabilmente entrate nel mercato e che sono alla base del progetto mater-bi, il materiale biodegradabile di cui è composto i sacchetti che utilizziamo per la frutta e la verdura che compriamo al supermercato, la cui prima produzione risale al 1990.
E’ facilmente intuibile quanto grande e importante sia stata questa “rivoluzione verde”, produrre una non-plastica da mais e cardo, e quanto ancora il progetto sia in fase di sviluppo per cercare di migliorare la resistenza del prodotto e ampliare gli ambiti applicativi che ad oggi sono, oltre ai già citati sacchetti della spesa, sacchi per la raccolta dell’umido, teli per la pacciamatura agricola, reti della frutta, involucri di carta e fazzoletti, piatti, posate e bicchieri, coppette per il gelato e cucchiaini.
1997 - HYPER SEARCH: inventore Massimo Marchiori
Di nuovo un caso di cervello italiano che ha dato i suoi migliori frutti negli USA: Massimo Marchiori, inserito nel 2004 dalla MIT Technology Review tra i 100 ricercatori più innovativi al mondo, è il creatore di Hyper Search, il motore di ricerca da cui poi Larry Page ha tratto niente meno che l’idea di Google.
Da allora Marchiori ha avviato collaborazioni con le più prestigiose Università statunitensi e i colossi del web (Google, fra tutti), ma ha preferito ritornare in Italia dove è attualmente professore associato all’Università di Padova.
Tra i suoi progetti più recenti citiamo NEGAPEDIA, presentata dalla stessa Università di Padova come il lato oscuro di Wikipedia, nata con lo scopo di mostrare e misurare le “la parte negativa che sta dietro ogni pagina, svelando quanto ogni argomento sia controverso, e quanto le persone che sostengono opinioni contrarie siano polemiche, ovvero “cattive” nella lotta per la supremazia della loro idea”. Viene fornita anche una classifica delle pagine e quindi dei temi più controversi, dando così una panoramica completa sulle tendenze e gli impulsi che guidano la nostra società.