Posso usare il nome o l’immagine di personaggi famosi su una linea di t-shirt che sto ideando?
Ci è capitato spesso che ci venisse rivolta questa domanda, e la riposta è no.
Il diritto alla tutela della propria immagine è sancito in modo chiaro ed inequivocabile dalla legge italiana che ribadisce sia nel codice civile (art. 10 c.c.) che nella legge sul diritto d’autore (art. 96 l.d.a.) e quella sulla proprietà industriale (art. 8 c.p.i.) che l’immagine altrui può essere esposta o pubblicata soltanto con il suo consenso, salvi i casi in cui l’esposizione o la pubblicazione sia consentita dalla legge e purché l’esposizione non rechi pregiudizio all’onore, alla reputazione od anche al decoro della persona.
Nel caso di personaggi famosi solo in presenza di esigenze di pubblica informazione la divulgazione dell’immagine, anche in assenza del suo consenso, può essere considerata lecita. Una tale esigenza non sussiste nel caso di riproduzione dell’immagine di cantanti, attori o comunque personaggi celebri, su capi di abbigliamento che ha un evidente ed esclusivo fine di commercializzazione.
A queste regole non sfuggono neanche i nomi più famosi della moda e nello scorso dicembre Dolce & Gabbana Industria Spa è stata condannata dal Tribunale di Milano a risarcire Diego Armando Maradona con 70.000 Euro per l’uso e lo sfruttamento indebito del suo nome.
Nel 2016 la casa di moda partecipa ad un evento in onore di Napoli e fa sfilare una modella che indossa una maglietta azzurra e il numero 10, con la scritta Maradona sulla schiena.
Informato di ciò, “El Pibe De Oro” ha citato in giudizio Dolce e Gabbana per aver utilizzato a fini pubblicitari il suo nome senza alcuna autorizzazione.
Il giudice ha quindi riconosciuto che D&G ha sfruttato in modo indebito la notorietà di Maradona in un’attività a fini commerciali e pubblicitari, traendo un vantaggio economico dall’associazione con il famoso nome che ha consentito alla società di sfruttare il potere attrattivo del richiamo alla storia e alla fama calcistica di Maradona.